Una delle opere più celebri di Frank Dicksee, dipinta nel 1884, che immortala il tragico momento del bacio tra i due amanti sfortunati della famosa tragedia di William Shakespeare. La scena ritrae con passione ed eleganza il bacio finale tra Romeo e Giulietta, che si trovano in un momento di pura intimità, prima che il destino li separi tragicamente.
L’uso di colori vivaci e la composizione drammatica conferiscono alla scena un’intensità emotiva straordinaria. Dicksee cattura la tensione romantica e il dolore dei protagonisti con una tecnica raffinata e un realismo che esprime l’amore puro, ma anche la consapevolezza della loro tragica fine. L’opera rappresenta l’ideale dell’amore eterno e contrastato, simbolo di un’epoca vittoriana che celebrava i temi dell’amore romantico e della passione sconfinata.
Silenzio! Quale luce irrompe da quella finestra lassù? (William Shakespeare)
Silenzio! Quale luce irrompe da quella finestra lassù? È l’oriente, e Giulietta è il sole.
Sorgi, vivido sole, e uccidi l’invidiosa luna, malata già e pallida di pena perché tu, sua ancella, di tanto la superi in bellezza. Non essere la sua ancella, poiché la luna è invidiosa.
Il suo manto di vestale è già di un verde smorto, e soltanto i pazzi lo indossano. Gettalo via. È la mia donna; oh, è il mio amore! se soltanto sapesse di esserlo. Parla, pure non dice nulla. Come accade?
Parlano i suoi occhi; le risponderò. No, sono troppo audace; non parla a me; ma due stelle tra le più lucenti del cielo, dovendo assentarsi, implorano i suoi occhi di scintillare nelle loro sfere fino a che non ritornino.
E se davvero i suoi occhi fossero in cielo, e le stelle nel suo viso? Lo splendore del suo volto svilirebbe allora le stelle come fa di una torcia la luce del giorno; i suoi occhi in cielo fluirebbero per l’aereo spazio così luminosi che gli uccelli canterebbero, credendo finita la notte.
Guarda come posa la guancia sulla mano! Oh, fossi un guanto su quella mano e potessi sfiorarle la guancia!